Casa di una donna di ghiaccio e innamorata

 

 

Racconto # 0.3.17 Alluminio, licheni, cristalli di sale, un orso e una lepre.

Quando entrò nel mio studio il suo sguardo era distante e profondo. Senza esitare scelse le provette più lontane tra loro. Scappava come una lepre, davanti a qualsiasi domanda. Si rifugiò a lungo nel caldo ventre di un orso polare.

Bianco come la luna il suo cappello, come l’amore rosso il suo mantello.

La casa alla fine sembrava un bordello firmato da Chanel, e lei era felice tra i suoi muri rosa cipria, il suo marmo fior di pesco, ciotoli di fiume, madreperla e lunghe tende trasparenti che si alzavano al soffio della brezza del mattino. Sull’oceano Pacifico, tra Tokio e San Francisco.

(fotografie di Luca Andrea Musso)