Suite Brioni, Four Season Hotel, Milano

In collaborazione con l’architetto Edgar Vallora

… Per il “mondo BRIONI” si imponeva una terza via; per quel personaggio che, nell’alta classe dei manufatti artistico-sartoriali che predilige, come pure dei contenitori che li accolgono, ritrova una chiara riconoscibilità e conseguente rassicurazione.

Il team di creativi cui è stata affidata la piccola, delicata operazione di restyling – gli stessi che hanno curato le “rappresentazioni” degli ultimi negozi BRIONI – hanno teso verso lo stile, understate e sommesso, di una casa abitata, di un luogo ove raccogliersi lontano dal rombo del commercio, in un insieme di suggestioni che insieme confortassero, stupissero, accudissero…

… In definitiva, la Suite ha perduto (ha voluto perdere) il sapore di “stanza d’albergo di Maupassant, o di Maria Callas”, e ha cercato di catturare – scippando il profumo intellettuale di certe stanze d’autore – il linguaggio di un vivere tranquillo ed eletto, pur senza forzato senso dimostrativo.

La casa-rifugio di un nomade d’alto rango, abituato (o condannato) a viaggiare, che ritrova accanto a sé, per qualche ora o qualche giorno, i segni e i fantasmi del mondo che sta percorrendo. (dalla relazione di progetto)

(Fotografie Simone Reggiori)